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VIDEO SULL'AMICIZIA TRA CANE E UOMO

lunedì 2 maggio 2011

AVETE SENTITON LA NOTIZIA !!!!!!!!!!!

cane

Svolta in Lombardia. I negozi di animali non potranno più mettere in vetrina gli animali. I cuccioli di cani, gatti, criceti e coniglietti non potranno più essere esposti in nessun negozio della regione Lombardia. La decisione, presa dal consiglio regionale, vieta l’esposizione di “animali da affezione” nelle vetrine, per poterli salvaguardare. Per chi non segue questa regola, la pena prevede una multa dai 500 ai 3000 euro.

venerdì 15 aprile 2011

L'AMICIZIA TRA IL CANE E GLI ALTRI ANIMALI

NON è VERO CHE IL CANE ODIA IL GATTO O IL GATTO ODIA IL TOPO PER ME NON è COSì PETRCHè A CASA MIA I MIEI ANIMALI VIVONO IN PERFETTA SINTONIA .
IO SONO STATA SEMPRE UN'AMANTE DI ANIMALI E HO SEMPRE IMPARATO AI MIEI ANIMALI DI STARE INSIEME SENZA ODIARSI MA INVECE DI AMARSI, DIFENDERSI ,AIUTARSI A VICENDA 



ORA VI MOSTRERò ALCUNE FOTO CHE LO DIMOSTRANO

AMICIZIA TRA CANE E GATTO 

Amicizia tra un cane e una farfalla .

mercoledì 13 aprile 2011

Il Labrador Retriever è una razza canina originaria dell'isola di Terranova, facente parte del gruppo dei Retriever, allevata e selezionata a partire dal XIX secolo.
Cane di stazza media, di buon temperamento, intelligente, socievole, docile e robusto, eccellente nuotatore (anche grazie alla "palmatura" delle zampe), in origine è stato utilizzato soprattutto dai cacciatori come cane da riporto.
La sua indole buona e il carattere facile all'apprendimento lo rendono adatto ad essere addestrato allo svolgimento di moltissime attività, dall'assistenza ai non vedenti, al soccorso in acqua, alla ricerca di persone. Grazie al suo carattere estremamente docile ed affettuoso è un ottimo cane da compagnia, particolarmente adatto a vivere in una famiglia dove ci siano anche dei bambini. È un cane molto esuberante, sempre pronto al gioco e all'avventura, e sempre felice di apprendere e fare nuove conoscenze.
ASPETTO

i maschi hanno un'altezza di 52/54 cm ed un peso compreso tra i 31 e i 34 kg. Le femmine sono di norma pochi centimetri più basse (50/52 cm) e pesano dai 20 ai 27 chili.
La testa è larga, solida e appuntita, con tartufo ampio e dentatura a forbice.Il tartufo deve essere di colore nero,non sono ammessi altri colori. Gli occhi sono marroni o color nocciola. Le orecchie devono essere triangolari, con attaccatura un po' arretrata e devono pendere. Il collo è vigoroso, di media lunghezza e senza bargia. Il petto è profondo e largo.
Il pelo è duro, liscio, molto spesso e lanoso, con sottopelo insensibile all'acqua, di colore nero, marrone ("chocolate") o miele ("champagne"), sempre unicolore. La coda è di media lunghezza, grossa alla base e sottile verso la punta,come quella della lontra, ricoperta da pelo fitto e corto.
Attività e temperamento Il Labrador è ancora oggi impiegato come cane da caccia. È un eccellente cane da riporto, utilizzato anche nella caccia in palude.
In passato, era presente a bordo delle barche dei pescatori dell'isola di Terranova e della penisola del Labrador, che lo utilizzavano per recuperare le reti e gli strumenti di lavoro caduti in acqua. È spesso presente a bordo delle barche dei pescatori di Bretagna e Normandia.
Nell'Europa continentale è principalmente allevato come cane da compagnia per il suo temperamento mite, affettuoso e socievole.
È spesso utilizzato anche come guida per i non vedenti per le sue doti di docilità, facilità di apprendimento, unite ad una taglia media che ne consente la facile gestione nella vita quotidiana (trasporto sui mezzi pubblici, ecc). Uno specifico addestramento gli consente di comprendere più di cento parole.[1]
Di recente viene inoltre impiegato anche come cane di utilità dalle forze dell'ordine e dalla protezione civile. L'eccezionale fiuto gli consente infatti di scovare esplosivi e sostanze stupefacenti occultati, nonché di percepire la presenza di persone sotto neve e macerie.
Non è invece consigliabile come cane da guardia poiché il suo temperamento è amichevole e privo di aggressività verso chiunque.
Il labrador è un cane tranquillo, intelligente e - soprattutto da giovane - molto attivo. Per tenerlo in forma è quindi necessario farlo camminare e nuotare, attività che ama svolgere insieme ai compagni umani.
Da cucciolo è instancabile, giocherellone, sempre pronto a masticare ogni cosa trovi sul proprio cammino.
A qualsiasi età è bene prestare molta attenzione alla sua alimentazione, in quanto si tratta di un cane piuttosto ingordo e, se troppo nutrito, tende ad ingrassare molto.

 Storia

Re Giorgio VI con la moglie Elizabeth e il loro labrador
Buccleuch Avon, il primo Labrador retriever
Ben of Hyde il primo Labrador retriever giallo
Il Labrador è un diretto discendente del Cane di St. John, un incrocio tra una razza autoctona e i cani da caccia importati dall'Inghilterra, allevato dai pescatori inglesi sull'isola di Terranova a partire dal XVII secolo. Le sue radici si intrecciano con quelle del Cane di Terranova.
All'inizio del 1800, fu importato in Inghilterra a bordo di navi provenienti dalla penisola del Labrador.
La razza fu quindi allevata e selezionata da alcuni nobili inglesi, tra cui il Conte di Malmesbury, al quale si deve la nascita, nel 1885, di Buccleuch Avon, il primo esemplare di Labrador come oggi lo conosciamo.
Quattro anni dopo la nascita di Buccleuch Avon, che aveva il manto nero, nacque il primo labrador giallo, Ben of Hyde. La diffusione dei cani dal manto chiaro divenne però significativa solo dopo il 1920. L'allevamento di labrador "chocolate" iniziò invece solo negli anni trenta del XX secolo.
Per le sue grandi doti di cane da caccia e da riporto, il Labrador conobbe una grande diffusione in Inghilterra, tanto da essere allevato persino da re Giorgio VI.
Il Kennel Club riconobbe ufficialmente la razza nel 1903.
Il primo standard della razza è del 1916, e fu in parte modificato nel 1950. Lo Standard della FCI attualmente in vigore è del 1989. Lo standard del Kennel Club americano è del 1994 e si discosta lievemente da quello della FCI. Oggi i Labrador sono tra i cani più diffusi al mondo, in particolare in Inghilterra, nell'Europa occidentale e negli Stati Uniti.

 Salute

Displasia dell'anca in un cucciolo di labrador
L'aspettativa di vita di un Labrador è attorno ai 12 - 13 anni. I problemi di salute di cui un Labrador può soffrire sono generalmente limitati ai seguenti:
Displasia dell'anca, soprattutto per i cani di maggiori dimensioni. Il difetto non è tuttavia così diffuso come in altre razze, tanto che il Labrador non è compreso tra i cani per cui il controllo della patologia è richiesto dal club di razza [2]
Infezioni alle orecchie, che si possono però prevenire agevolmente con una pulizia regolare;
Obesità: il Labrador ha un appetito insaziabile e tende ad ingrassare. Nei soggetti obesi possono svilupparsi, soprattutto con l'età, vari problemi di salute, tra cui la displasia dell'anca o del gomito e il diabete.

 

APPROFONDIAMO LE VARIE RAZZE DI CANI

INIZIEREMO COL APPROFONDIRE LA RAZZA LABRADOR

lunedì 11 aprile 2011

Canis lupus familiaris

Il cane (Canis lupus familiaris) è un mammifero carnivoro ascritto al genere Canis (famiglia canidi). Con la domesticazione si è distinto dal suo probabile predecessore, il lupo, del quale rappresenta una forma neotenica (anche se al riguardo c'è ancora qualche divergenza[1]) e rispetto al quale ha canini meno aguzzi, intestino più lungo, ed è privo di artigli affilati.Biologia[
Il cane è estremamente variabile nelle sue caratteristiche biologiche, per la selezione operata dalla natura (dalle zone di provenienza) e soprattutto dall'uomo (suo compagno di vita fin dalle ere preistoriche), tanto secondi alcuni, da necessitare la divisione in differenti sottospecie e morfologie. Il peso può variare da 700 g ai 120 kg. Ha un ciclo mestruale ripetuto due volte l'anno (al contrario dei lupi che hanno un solo periodo d'estro) e questa caratteristica è dovuta in parte all'uomo per facilitare l'allevamento e la selezione.
Il periodo di gestazione per tutte le razze è di circa 9 settimane. Vengono alla luce da 2 a 10 piccoli, a seconda della taglia dell'animale. Notevoli sono i cambiamenti apportati nel corso dei secoli dalla selezione operata dall'uomo, sia come caratteristiche fisiche (colore, peso, qualità sensoriali), che come caratteristiche sociali. Notevole importanza è stata posta nel comportamento, ad oggi tutte le razze hanno una spiccata predisposizione al comportamento giocoso e socievole, che in natura (riferendosi al suo progenitore lupo) scomparirebbero con il sopravvenire dell'età adulta.

Il senso dell'olfatto

Principale caratteristica distintiva del cane è il senso dell'olfatto, derivato dalla sua preistorica attività di cacciatore. Parte fondamentale del suo processo di riconoscimento degli odori è la conformazione del suo naso (il tartufo) ma soprattutto la ricchissima mucosa interna, in grado di distinguere una sola molecola di una sostanza su milioni. Il tartufo nel cane rappresenta l'estremità terminale del naso dello stesso. L'impronta delle circonvoluzioni che lo contraddistinguono è specifica dell'individuo e, al pari delle impronte digitali dell'essere umano, può essere usata come efficace sistema di riconoscimento.
La mucosa che lo riveste svolge gli stessi compiti che in qualsivoglia altro mammifero: alla sua estremità ci sono le froge o cavità per aspirare l'aria e come in altri mammiferi, al confine mucosocutaneo, è dotato di "vibrisse" laterali, grossi peli con funzioni sensoriali molto importanti. Quello che la rende speciale sono varie funzioni aggiuntive. Intanto è un eccezionale organo di senso soprattutto in senso termico, dinamico (perché la mucosa che lo riveste è provvista di ghiandole sudoripare - la pelle del cane ne è quasi totalmente priva -) e tattile (è in grado di registrare anche lievissime asperità e vibrazioni che altrimenti sfuggirebbero all'animale). Il naso del cane è un naso molto sensibile, ecco perché vengono addestrati e usati per la ricerca di animali e persone.
Evoluzione
 
Evolutivamente, si è ritenuto (a partire dagli studi di Konrad Lorenz) che il cane potesse discendere dal lupo o dallo sciacallo, o da entrambi, che avrebbero dato origine a razze primitive diverse, dalle quali sarebbero derivate le molteplici forme attuali.

Mosaico pompeiano raffigurante un cane con guinzaglio

cave canem


















I più recenti studi basati sulla genetica, supportati dagli approfondimenti paleontologici, hanno portato a ritenere valido il riconoscimento del lupo grigio (Canis lupus lupus) come progenitore del cane domestico, riconosciuto come sottospecie (Canis lupus familiaris). Ancora incerte sono le ipotesi sul processo di domesticazione. Una delle ipotesi più accreditate è quella dei coniugi Ray e Lorna Coppinger, biologi, che propongono la teoria di un "domesticamento naturale" del lupo, una selezione naturale di soggetti meno abili nella caccia, ma al contempo meno timorosi nei confronti dell'uomo, che avrebbero cominciato a seguire i primi gruppi di cacciatori nomadi, nutrendosi dei resti dei loro pasti, ma fornendo inconsapevolmente un prezioso servizio di "sentinelle", stabilendosi in seguito nei pressi dei primi insediamenti, e dando il via ad una sorprendente coabitazione tra due specie di predatori, con reciproci vantaggi.
Alcuni di questi "cani selvatici" sarebbero poi stati avvicinati ed adottati nella comunità umana (village dogs, i "cani pariah" che si trovano ancora oggi in alcune società, cani "di tutto il villaggio", tollerati per il loro ruolo di spazzini e di predatori di piccoli nocivi), dando il via ad un perfetto esempio di coevoluzione. Quasi certamente, come dimostrato anche dagli studi di Dimitri Belayev, la naturale selezione basata sulle attitudini caratteriali al domesticamento ha provocato la comparsa di mutamenti fisici (dalla riduzione del volume cranico, all'accorciamento dei denti, ma anche la comparsa di caratteri quali le chiazze bianche sul mantello e le code arrotolate).
Nei siti archeologici più antichi, numerosi sono i ritrovamenti di resti di cani (che pure testimoniano le prime differenze dall'antenato selvatico), anche se recanti per lo più evidenti segni di macellazione. La prima testimonianza di un legame nuovo, più profondo, tra uomo e cane, lo troviamo nella cultura natufiana, risalente a 12000 anni fa, in una tomba che conserva di resti di un uomo anziano che appoggia la testa ed una mano al corpo di un cucciolo.
La prima differenziazione tra le diverse "razze" locali, è da attribuirsi alle diverse sottospecie di lupo che vennero addomesticate quasi contemporaneamente in diverse parti del mondo, in situazioni geografiche e climatiche altrettanto dissimili. Possiamo farci un'idea del loro aspetto se prendiamo in considerazione le razze "moderne" riunite nel gruppo 5 della classificazione F.C.I. Federazione Cinologica Internazionale (cani di tipo spitz e primitivo, appunto). I primi cani erano certamente lavoratori versatili, in grado di assolvere molteplici compiti, dalla guardia del villaggio all'ausilio nella caccia, dal trasporto di piccoli carichi alla conduzione delle prime mandrie della nascente pastorizia.
Successivamente, i soggetti più dotati fisicamente e/o attitudinalmente per i diversi impieghi, cominciarono ad essere selezionati dall'uomo, in modo dapprima "istintivo" (privilegiando i preferiti con una migliore alimentazione), poi con metodi sempre più efficaci. Può essere interessante osservare come le grandi variazioni morfologiche che hanno permesso al lupo di "trasformarsi" in alano, chihuahua oppure bassotto, si sono presentate nel corso dei secoli in forma involontaria, vere e proprie mutazioni spontanee che l'uomo ha saputo sfruttare e valorizzare; la struttura del levriero non era certo "progettabile" da parte di un cacciatore del deserto, ma lui ha saputo osservare come i suoi cani più validi nel raggiungere la preda fossero quelli dotati di arti lunghi e sottili, sterno carenato e coda portata in modo da bilanciarne il movimento in velocità: ecco nascere nella sua mente una sorta di "standard di razza", da ricercare nella scelta dei cani dai quali farsi accompagnare nella caccia.

Un levriero
Si sono talvolta sfruttate quelle che potevano apparire assurde bizzarrie genetiche, quali il nanismo acondroplasico (arti corti su corpi normali), utili in cani adibiti a seguire la selvaggina nel folto dei cespugli, o dentro le tane: ecco la comparsa delle forme "bassotte" in molte razze da caccia. Molto interessante, poi, lo ricostruzione dell'evoluzione delle razze attraverso il fenomeno del pedomorfismo neotenico, la conservazione cioè nei cani adulti di alcuni tratti morfologici e caratteriali tipici di diverse fasi giovanili dello sviluppo del lupo. In base a tale teoria, si possono raccogliere le razze in 4 gruppi:
  • cani primitivi-con proporzioni della testa e struttura generale fortemente lupine, orecchie erette. Esempi: groenlandese, laika, pharaon hound, basenji, vastgotaspets
  • pedomorfi di primo grado-teste allungate, stop accentuato, orecchie semi erette. Sono segugi e cani paratori, con spiccato istinto all'inseguimento. Esempi: wolfhound, bloodhound, bracchi, collies, terrier, bassotti
  • pedomorfi di secondo grado-teste più larghe, musi più quadrati, stop marcato, orecchie pendenti, pelle più spessa. Cani giocatori con gli oggetti, buoni riportatori. Esempi: terranova, retrievers, barbet, spaniels, bichon
  • pedomorfi di terzo grado-accentuati diametri trasversali, musi corti o cortissimi, occhi frontali, orecchie piccole e cadenti, cute abbondante che forma rughe, molto predisposti all'accumulo di grassi. Cani "lottatori" (anche nella forma giocosa), fortemente territoriali e diffidenti. Esempi: mastini, cani da montagna, cani da presa, bulldog, carlino, pechinese.
Nel tempo, l'uomo ha selezionato molte diverse razze e varietà di cani, per avere un aiuto nelle sue molte attività: esistono quindi oggi razze di cani da pastore, da caccia, da guardia, da compagnia, da corsa e altre ancora.

ORA APPROFONDIREMO IL MONDO CANINO


 IMMAGINI DI CUCCIOLI DEI CANI




ORSO POLARE CO IL SUO CUCCIOLO SDRAIATI SULLA NEVE